lunedì 9 aprile 2012

Auguri, posticipati per riflettere


Anzitutto, il gruppo Proelium fa i suoi sentiti auguri - pella passata Pasqua - ai suoi lettori.
Ci si chiederebbe: perché un sito cattolico fa gli auguri in ritardo?
Il sito cattolico vi chiede: quale particolarità avrebbe avuto il consueto scritto con raccomandazione di partecipare alle funzioni pasquali? Chi di voi si sarebbe fermato a leggerlo?

L'intenzione è di proporvi una riflessione circa la Resurrezione, per poter fare un parallelismo con quanto auguriamo gl'italiani intraprendano. Meglio è parlare di Resurrezione, quand'essa è già avvenuta: il nostro augurio, di conseguenza, è anche poter, un giorno, parlare della resurrezione del popolo italiano, quand'essa sarà avvenuta.

La Resurrezione anzitutto fa della sofferenza un suo palese strumento. La Resurrezione - come espiazione, oltre che come vittoria della Vita - si serve della sofferenza.
In quanto Cristo è il Principe degli umili, è l'Umile, Egli abbraccia la Croce. Pur essendo Dio - ossia l'Altissimo -, Egli si sacrifica, con un'umiltà talmente grande da risultare incomprensibile; nella logica, si sacrificano le cose inferiori, per qualcosa di superiore.
La Resurrezione è già avvenuta, regna la Vita. Quanto è bene meditare la sofferenza quand'essa non c'è, quando essa è passata, non ci acceca! Meditare il Sacrificio significa meditare circa il prezzo della Gioia posseduta, comprenderne il valore.
La Pasqua è un invito alla Gioia, poiché il cammino pasquale non si ferma alla morte di Cristo: esso si compie colla Sua Resurrezione. Ecco che, per sbugiardare le voci anticattoliche che si levano a condanna di un "culto di sofferenza ed annientamento", si può rispondere: "Cristo è risorto!".

Meditare il Sacrificio, ora che "tutto è compiuto",  significa comprendere il valore della la salvezza donataci. Come possiamo noi rifiutare un tale dono?
L'uomo d'oggi lascia spingersi dal dazio del sacrificio a rifiutare la resurrezione, la salvezza. Rifiutare la Croce è l'atteggiamento proprio del demonio. Il demonio è principe del disordine, mano di distruzione, seme di discordia.
In quanto, all'inizio del nostro percorso, abbiamo deciso, con Proelium, di prendere posto nella battaglia trascendentale- pella restaurazione dell'uomo -, non possiamo evitare il parallelismo tra la Croce e le croci attuali del popolo italiano (il quale non è poi dissacrante, siccome perno principale della restaurazione dell'ordine è e rimane Cristo; Omnia instaurare in Christo). Similmente all'atteggiamento del distruttore (il demonio), anche il popolo italiano si sta facendo distruttore di sé stesso, poiché fugge la sofferenza, piuttosto che cercare la sua resurrezione.

Il Cattolico, durante la Quaresima, attende la festosità della Pasqua attraverso quaranta giorni di astinenze, digiuni e personali rinunce. Come grande gioia anima il giorno della Pasqua, quanta gioia animerà il giorno in cui il popolo italiano potrà dirsi veramente libero?

Noi sappiamo che la resurrezione del popolo italiano deve passare attraverso la restaurazione dell'ordine spirituale: infatti, l'uomo moderno è diventato debole, poiché è diventato insensibile, poiché sta perdendo le qualità proprie del suo essere umano.
Ognuno interroghi sé stesso: quanti han partecipato alla Messa della domenica delle palme, a quella di Pasqua, forse anche alla Via Crucis del Venerdì Santo, senza varcare il soglio di una chiesa in altro giorno dell'anno? Quanti sono stati presenti alla funzione, ma ciechi e sordi di sensi e di animo? Ecco, se Dio è Amore, ed Egli può tutto, come può l'uomo - sua immagine e somiglianza - pretendere di potere qualcosa rendendosi sale insipido, non avendo più sensibilità d'animo?
Poiché egli percepisce la spiritualità sempre più come una cosa non appartenentegli, egli si sta destinando alla degradazione, alla distruzione.
Dio manifesta il suo Amore mediante il Sacrificio del Figlio; parimenti l'uomo ritroverà il suo amore abbracciando la propria croce.

Ecco che, il sito cattolico, che fa gli auguri in ritardo, lo fa invitandovi ad assaporare il cammino di restaurazione cattolica dell'animo; perché ognuno analizzi sé stesso, comprenda d'essere immeritevole e si renda umile, abbracci la propria croce e cammini verso il suo personale ritorno alla Vita.

Sperando - peccando forse di presunzione - che le nostre parole possano spingervi a scegliere d'attraversare il vostro personale sacrificio.

                                                                              In Gesù per Maria

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