venerdì 27 gennaio 2012

Piccola riflessione sulla necessità di raggiungere Dio

Impressionante è quanto l'uomo crolli nell'assurdo, oggi, in quanto è stato privato della capacità di andare Oltre.
La deriva nell'immoralità - dell'uomo del terzo millennio - ci conferma quanto sia insito nella natura umana stessa il cercare la soddisfazione, che troviamo solo in Dio.
Vediamo che la forza propulsiva - che spinge l'umano verso Dio - non può essere placata, per cui non può che essere reindirizzata verso soluzioni "alternative", distribuita sulle varie illusorie soddisfazioni terrene. Questa è la dimostrazione più pratica che si può dare al fatto che l'uomo è intrinsecamente fatto pella beatitudine.
D'altronde, il fatto che la nostra misera natura venga investita di Sacramenti - i quali, dall'infallibile Parola, ci vengono definiti come condizione necessaria per elevarci rispetto al nostro "fisiologico livello" - rivela che la nostra condizione non può essere stazionaria ed immobile, ma siamo destinati a sollevarci (o a degenerare).
In più, possiamo prendere come prova della propensione naturale dell'uomo verso Dio, il fatto che ogni qual cosa sia riconducibile al campo gnostico\anticristiano è, di base, uno scimmiottamento di quant'è retto e cristiano. Questo mostra come ciò ch'appartiene all'altro "filone" altro non è, se non un futile tentativo di sostituzione, fatto che implica la necessità della presenza di qualcosa di "equivalente" (che non esiste).
Altro particolare della Religione che gli anticristi, involontariamente, elogiano, risulta essere il Sacrificio stesso ed il concetto di sacrificio, che, nelle loro balbuzie, si traduce, a seconda del carattere più o meno violento della deriva, in vittimismo e nichilismo [d'altronde è palese che ogni tentativo di conquista della sovranità (materiale, poiché quella spirituale non è scippabile neanche in potenza a N.S. Gesù Cristo, nonostante sia concesso, pei nostri tempi, al demonio, di farsi principe di questo mondo) passa attraverso il convincere gli altri d'essere meritori di riscatto...] ciò significa che l'uomo riconosce la sua situazione di "disagio", di difetto.

Tale intrinseca proprietà della natura umana - tale necessità - costituisce un grosso limite pelle forze maligne, rispetto al loro progetto di dominio (concediamoci d'illuderli): ciò sia motivo d'incentivo, pella Santa Madre Chiesa!
Voglia essa insistere nel fornirci la forza prorompente del reale Sacrificio, affinché l'uomo moderno corregga la sua rotta e torni ad indirizzarsi verso il suo reale apice di soddisfazione, verso la beata eternità.

Dato ciò, vogliamo noi - con quanto scritto - porgere una preghiera pella conversione degl'infedeli, degl'ebrei, degl'ignavi e degl'apostati, di tutti coloro i quali si trovano sull'errato percorso: per permettere loro d'essere realmente felici.

Benedicat nos Virgo Maria.

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